Il dilemma

  • L’esperienza cosciente negli esseri umani “dipende” dall’attività cerebrale: questo è l’assioma delle neuroscienze per spiegare la coscienza.
  • L’esperienza cosciente negli esseri umani è “oggettivata” e quindi considerata “fenomeno” o “contenuto” di esperienza, compresa a livello “meta-cognitivo” come “attività cerebrale” da cui l’esperienza cosciente dipenderebbe. Questa è l’assioma del monismo relativo per spiegare la coscienza.

La coscienza “precede” la materia (attività cerebrale), e non viceversa.

Mi sembra logico! Il più precede il meno. La realtà eminente “contiene” e “comprende” quella di cui l’altra (materia, etc…) partecipa. Questo è il principio logico che per molti fisicalisti non è più evidente, poiché – così dicono – si fondano sui dati. Ma i dati in quanto tali (!) non hanno alcuna relazione tra loro (causalità, emergenza, etc…). Ogni relazione (logos-légein) è l o g i c a ovvero non ha una realtà in sé, esterna all’osservatore che la misura. Anche nella concezione di Rovelli [Relational Quantum Mechanics (RQM)] ciò che viene indicato come osservatore/sistema di fatti è una costruzione “logica” espressa rigorosamente in equazioni. Ne segue che è importante saper ben distinguere i (cosiddetti) DATI dalla loro INTERPRETAZIONE.

La prospettiva di Federico Faggin sulla coscienza – come quella di altri che possono essere identificati come “monisti” (tra cui il sottoscritto, benché “relativo”) – non fa altro che porre come punto di partenza dell’indagine sulla coscienza

  • l’ESPERIENZA
  • la LOGICA.

L’orizzonte dell’esperienza è intrascendibile. Noi conosciamo non le cose ma “l’esperienza che facciamo con le cose” (FENOMENI) e questa esperienza che “facciamo” è appunto qualcosa che “facciamo”, “costruiamo”, inventiamo, modelliamo nel momento stesso in cui facciamo esperienza (Social constructivism).

La “scienza” è un modo/interpretazione (sociale) della costruzione dell’esperienza che facciamo (METACOGNITIVO).

2 pensieri riguardo “Il dilemma

  1. L’orizzonte dell’esperienza è intrascendibile. SONO CONVINTO !!!! Noi conosciamo non le cose ma “l’esperienza che facciamo con le cose” (FENOMENI) e questa esperienza che “facciamo” è appunto qualcosa che “facciamo”, “costruiamo”, inventiamo, modelliamo nel momento stesso in cui facciamo esperienza. SCUSA SE RIPETO MA DIREI LE STESSE COSE … DOPO AVER LETTO SIA Faggi sia Rovelli e naturalmente Deus 2.0

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